Metabolismo lento: cause e sintomi
Il metabolismo è l’insieme dei processi biochimici che trasformano ciò che mangiamo e beviamo in energia utile a mantenere le funzioni vitali.
Alcune persone sembrano “bruciare” calorie in maniera più semplice, mentre altri faticano a perdere peso nonostante una dieta rigorosa. La causa di questa differenza potrebbe essere il metabolismo lento.
Cos’è il metabolismo e come funziona
Prima di parlare di metabolismo lento, è bene chiarire cosa intendiamo per metabolismo.
I processi metabolici sono la somma di tutte le reazioni chimiche utili per mantenere in vita le cellule, produrre energia, eliminare le tossine e sostenere funzioni vitali come la respirazione, la digestione e la termoregolazione. Si divide in due componenti principali: il catabolismo, che scompone le sostanze per produrre energia, e l’anabolismo, che utilizza questa energia per costruire e riparare tessuti.
Il metabolismo è influenzato da età, sesso, massa muscolare, ormoni e genetica.
Cause del metabolismo lento
Parliamo di metabolismo lento quando l’organismo tende a bruciare meno energia, portando un aumento di peso.
Le cause del metabolismo lento sono molte e interconnesse tra loro. Spesso i sintomi non sono particolarmente evidenti e vengono attribuiti ad altro.
Fattori genetici ed età
La componente genetica ha un peso molto importante nella determinazione del metabolismo basale.
Anche l’avanzare dell’età comporta una riduzione del metabolismo, con una diminuzione di circa il 2-3% per decade dopo i 30 anni, soprattutto a causa della perdita di massa muscolare.
Disturbi ormonali
I disturbi della tiroide sono tra le principali cause del metabolismo lento. L’ipotiroidismo, infatti, può ridurre significativamente il tasso metabolico. Altri squilibri ormonali alla base del metabolismo lento sono l’insulino-resistenza, i disturbi surrenali e gli squilibri degli ormoni sessuali, soprattutto nelle donne in menopausa.
Stile di vita
Da non trascurare tra le cause le abitudini alimentari scorrette. Diete molto restrittive possono rallentare il metabolismo come meccanismo di difesa dell’organismo. Anche la mancanza di attività fisica contribuisce al rallentamento metabolico.
Fattori ambientali e stress
Lo stress cronico è responsabile dell’aumento dei livelli di cortisolo, un ormone che può favorire l’accumulo di grasso addominale. Ma non solo. Non dormire abbastanza può portare all’alterazione degli ormoni che regolano fame e sazietà.
Metabolismo lento: come capirlo
Riconoscere i segnali del metabolismo lento è importantissimo per affrontare efficacemente la situazione. Il primo segnale è solitamente la difficoltà nella gestione del peso. Si tende ad aumentare di peso facilmente, anche seguendo diete equilibrate.
Un altro segnale significativo è la sensazione di freddo costante, specialmente alle estremità. Questo accade perché il metabolismo è responsabile anche della termoregolazione corporea. Quando il metabolismo rallenta, il corpo produce meno calore interno, dando una sensazione di freddo costante.
Oltre a riconoscere i segnali è necessario anche procedere con delle valutazioni diagnositiche.
In primo luogo si eseguono esami del sangue per valutare i livelli di ormoni tiroidei (TSH, FT3, FT4), insulina, glicemia e altri parametri metabolici.
Si procede poi con l’analisi della composizione corporea per determinare la percentuale di massa magra e grassa e il calcolo del metabolismo basale (BMR) tramite strumentazioni come la bioimpedenziometria.
Ai fini diagnostici può essere utile anche la misurazione della temperatura corporea, poichè una temperatura costantemente bassa può indicare metabolismo rallentato.
Quali sono i sintomi di un metabolismo lento
Come abbiamo visto, riconoscere i sintomi può aiutare ad identificare tempestivamente questa condizione. I sintomi possono coinvolgere aspetti fisici, energetici e psicologici.
Sintomi fisici evidenti
Tra i sintomi fisici il più evidente è la stanchezza cronica, anche dopo un riposo adeguato, con difficoltà a mantenere livelli energetici stabili durante la giornata. Questa stanchezza può essere accompagnata da una sensazione generale di lentezza che influenza le attività quotidiane.
Altri sintomi fisici sono:
- pelle secca e capelli fragili
- unghie deboli e che si spezzano facilmente
Sintomi digestivi e funzionali
Il metabolismo lento influenza anche i processi digestivi che tendono a rallentare. Questo crea un circolo vizioso perché anche l’accumulo di tossine influenza il metabolismo.
I sintomi digestivi e funzionali più comuni sono:
- stitichezza persistente
- gonfiore addominale
- ritenzione idrica
- ciclo mestruale irregolare nelle donne
- sensazione di freddo soprattutto in mani e piedi.
Sintomi psicologici
I sintomi del metabolismo lento non si limitano agli aspetti fisici ma coinvolgono anche la sfera psicologica. Sono frequentemente riferiti sintomi come difficoltà di concentrazione, nebbia mentale. problemi di memoria, irritabilità e depressione.
Metabolismo lento: cosa fare
Quando si affronta la questione metabolismo lento, è importante adottare un approccio multidisciplinare per migliorare questa condizione.
Fare attività fisica regolare
L’esercizio fisico, in particolare l’allenamento con i pesi, è fondamentale per aumentare la massa muscolare, tessuto metabolicamente attivo che brucia calorie anche a riposo.
Seguire una dieta bilanciata
Le diete drastiche rallentano notevolmente il metabolismo. Meglio seguire una dieta equilibrata e varia, ricca di proteine magre che richiedono più energie per essere digerite, carboidrati complessi per mantenere stabile l’energia, frutta, verdura e grassi buoni che supportano la produzione ormonale. Vi sono inoltre anche alcuni alimenti che possono stimolare temporaneamente il metabolismo, come il tè verde, il caffè, il peperoncino e lo zenzero.
Non saltare i pasti
Saltare i pasti induce il corpo a conservare energia, rallentando il metabolismo. Meglio fare pasti regolari e spuntini sani che possono aiutare a mantenere attivo il processo digestivo e metabolico.
Dormire a sufficienza
Dormire almeno 7-8 ore per notte è importantissimo per supportare il metabolismo a funzionare correttamente. Non basta soltanto dormire a lungo. È necessario anche che il riposo notturno sia di qualità per favorire una riparazione e una regolazione ormonale.
Idratarsi bene
L’acqua è indispensabile per le reazioni metaboliche. Bere a sufficienza (almeno 1,5-2 litri al giorno) può favorire la termogenesi.
Limitare lo stress
Tecniche di rilassamento come yoga, meditazione, passeggiate nella natura o respirazione profonda possono ridurre il cortisolo e aiutare il metabolismo.
Quando consultare un professionista
Se si sospetta un problema tiroideo o un altro squilibrio ormonale, è fondamentale intervenire con il supporto di un medico specialista che possa verificare la situazione e seguire il paziente nel trattamento
Inoltre, anche in assenza di problemi ormonali, se i sintomi persistono anche dopo aver modificato il proprio stile di vita, è importante rivolgersi al medico per escludere altre cause cliniche.
Riconoscere le cause, identificare i sintomi e applicare gli interventi mirati rappresentano i pilastri per ripristinare un metabolismo efficiente. La chiave del successo risiede nella costanza e nell’adesione ad uno stile di vita sano ed equilibrato che possa aiutare a ripristinare un metabolismo attivo.