Operazione per dimagrire: i diversi tipi di chirurgia bariatrica
Almeno 3 persone su 10 in Italia sono in sovrappeso e 1 su 10 è obesa, per un totale di 17 milioni di adulti in sovrappeso e 4 milioni di individui obesi.
Sono numeri preoccupanti che fotografano una realtà che purtroppo è in continua crescita. Oggi l’obesità è una sfide sanitarie più importanti del XXI secolo, dal momento che colpisce tutte le fasce di popolazione, senza esclusione di età, sesso e condizione sociale. L’obesità non riguarda soltanto l’aspetto estetico. È una patologia medica estremamente importante che ha un impatto considerevole nella vita dei pazienti, compromettendone la salute fisica e quella psicologica. Dal punto di vista fisico, l’obesità aumenta notevolmente il rischio di patologie come diabete di tipo 2, ipertensione, malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumore e apnee notturne.
Quando l’obesità è di tipo severo e le strategie convenzionali non risultano adeguatamente efficaci, entra in gioco la chirurgia bariatrica, un’opzione che permette a molti pazienti di migliorare notevolmente la propria qualità di vita. La chirurgia bariatrica include al suo interno molte tipologie di intervento, come la sleeve gastrectomy o il bypass gastrico. La scelta dell’operazione per dimagrire viene fatta in base alla storia clinica del paziente, alle sue caratteristiche e alle implicazioni del post-operatorio.
- Cos’è la chirurgia bariatrica
Un’operazione per dimagrire, detta anche chirurgia bariatrica, è un intervento medico-chirurgico che ha come scopo la perdita di peso nei pazienti con obesità grave. La perdita ponderale avrà come sua conseguenza diretta il miglioramento delle condizioni di salute generale.
Questo tipo di chirurgia agisce soprattutto attraverso tre modalità:
- procedure restrittive: limitano la quantità di cibo che lo stomaco può contenere;
- procedure malassorbitive: riducono l’assorbimento dei nutrienti;
- miste: combinano strategie restrittive e malassorbitive.
- Per chi è indicata un’operazione per dimagrire
La chirurgia bariatrica generalmente è indicata per pazienti che non rispondono in modo adeguato alle terapie farmacologiche e non, come dieta, esercizio fisico e supporto psicologico, e con:
- indice di massa corporea (IMC) superiore a 40 kg/m²
- IMC tra 35-40 kg/m², ma con compresenza di altre patologie come diabete di tipo 2, dislipidemia, ipertensione, apnea notturna o problemi articolari
- IMC tra 30-35 kg/m², solo in alcuni casi, in presenza di altre patologie come diabete di tipo 2 o sindrome metabolica non controllati.
La chirurgia bariatrica non va mai considerata come una scorciatoia per risolvere l’obesità. È un percorso lungo che deve essere supportato da un nuovo stile di vita alimentare e comportamentale. Per questo motivo nella valutazione dell’idoneità per l’operazione per dimagrire, viene presa in considerazione anche la motivazione del paziente.
- Chirurgia bariatrica: tecniche restrittive
Le tecniche restrittive sono tra le strategie più comuni nell’ambito delle operazioni per dimagrire. Il fine ultimo di queste operazioni è quello di ridurre la capacità dello stomaco, limitando così la quantità di cibo che può essere ingerita.
- Sleeve gastrectomy
La sleeve gastrectomy, chiamata anche gastrectomia verticale parziale, è una delle strategie più comuni grazie alla sua efficacia.
L’operazione consiste nella rimozione di circa il 75-80% dello stomaco, lasciando una porzione stretta e allungata a forma di “manica” o “tubo”(“sleeve” in inglese). Lo stomaco, così, è molto più piccolo rispetto al suo aspetto originale e la sua capacità è ridotta a circa 100-150 ml rispetto ai normali 1-1,5 litri. Il tutto avviene generalmente con un approccio poco invasivo, per via laparoscopica, attraverso piccole incisioni nell’addome.
Questa procedura restrittiva, oltre a ridurre la quantità di cibo che potrà essere ingerito, ha anche effetti ormonali, poiché tra le sue implicazioni vi è anche la riduzione della produzione dell’ormone grelina, anche detto ormone della fame, con una conseguente diminuzione dell’appetito.
Vantaggi
- Perdita di peso significativa e relativamente rapida con conseguente miglioramento di patologie correlate come diabete di tipo 2, ipertensione e apnee notturne;
- Non richiede l’impianto di dispositivi estranei;
- Non prevede bypass dell’intestino, riducendo il rischio di carenze nutrizionali
- Procedura tecnicamente più semplice rispetto ad altre operazioni bariatriche, con minor tempo operatorio e rischio chirurgico.
Svantaggi
- Fistole o perdite dalla linea di sutura
- Possibilità di dilatazione dello stomaco residuo nel tempo
- Rischio di reflusso gastroesofageo (GERD), che può peggiorare dopo l’operazione.
- Bendaggio gastrico
Il bendaggio gastrico regolabile è una procedura bariatrica di tipo restrittivo. Sebbene molto popolare negli anni precedenti, oggi gode di minore popolarità.
L’intervento viene eseguito in laparoscopia, attraverso piccole incisioni. Viene posizionato nella parte superiore dello stomaco un piccolo dispositivo impiantabile, un anello in silicone regolabile, che crea una piccola tasca di circa 30 ml.
Durante l’ingestione di cibo, la tasca si riempie velocemente, generando sazietà precoce. Inoltre, dato il restringimento creato dal bendaggio, il passaggio del cibo verso la parte inferiore dello stomaco avviene lentamente. L’anello in silicone è collegato a un port sottocutaneo posizionato sotto la pelle dell’addome, che permette al medico di regolare la dimensione dell’apertura mediante l’iniezione o la rimozione di soluzione salina. Si tratta di un’operazione reversibile, dal momento che non prevede tagli di porzioni di stomaco.
Il bendaggio gastrico, dunque, limita la quantità di cibo che può essere ingerita, prolungando anche il senso di sazietà.
- Vantaggi
- È un’operazione reversibile
- Il bendaggio è regolabile in base alle esigenze del paziente
- L’intervento è tecnicamente semplice e presenta poche complicanze operatorie
- Minimo rischio di carenze nutrizionali
Svantaggi
- Perdita di peso generalmente più lenta rispetto ad altre procedure
- Necessità di frequenti follow-up per le regolazioni del dispositivo
- Complicanze legate al dispositivo (slittamento, erosione, infezione del port)
- Gastroplastica verticale
La gastroplastica verticale tradizionale è stata una delle prime tecniche di chirurgia bariatrica di tipo restrittivo.
In questa operazione per dimagrire viene creata una piccola sacca nella parte superiore dello stomaco, utilizzando punti di sutura e una fascia in polipropilene. La sacca è poi collegata alla parte inferiore dello stomaco attraverso un restringimento. Questo limiterà la quantità di cibo che può essere consumata e ne rallenterà il passaggio.
- Vantaggi
- Assenza di malassorbimento
- Operazione reversibile
- Nessun bypass intestinale
- Tecnicamente meno complessa di altre procedure
- Svantaggi
- La perdita di peso è generalmente inferiore rispetto a tecniche più moderne
- Frequenti follow-up per garantire la corretta funzionalità dell’anello
- Problemi frequenti di vomito e intolleranza alimentare
- Rischio non trascurabile di scivolamento del dispositivo, erosione gastrica o infezioni locali.
- Gastroplastica verticale endoscopica
La gastroplastica verticale endoscopica rientra nella tipologia di chirurgia bariatrica di tipo restrittivo. È considerata l’evoluzione della gastroplastica verticale tradizionale.
L’operazione viene eseguita in endoscopia, senza incisioni esterne, attraverso un endoscopio flessibile inserito attraverso la bocca fino allo stomaco. Qui vengono eseguite delle suture che hanno lo scopo di ridurre il volume gastrico. Il risultato sarà la creazione di una manica simile a quella della sleeve gastrectomy, senza la rimozione del tessuto e diminuendo la capacità gastrica.
In questo modo, avendo ridotto lo spazio dello stomaco, il paziente avrà una sazietà precoce che lo indurrà a mangiare meno cibo, con conseguente perdita di peso.
- Vantaggi
- Procedura minimamente invasiva senza incisioni e senza nessuna cicatrice visibile
- Tempi di recupero più rapidi. Il paziente spesso torna a casa lo stesso giorno dell’intervento o dopo una sola notte di degenza.
- Rischio chirurgico ridotto
- Potenziale reversibilità
Svantaggi
- Perdita di peso generalmente inferiore rispetto alla chirurgia tradizionale
- Dati clinici a lungo termine ancora in fase di studio
- Potenziale non copertura da parte di assicurazioni sanitarie.
- Chirurgia Bariatrica: tecniche malassorbitive e tecniche miste
Nell’ambito della chirurgia bariatrica, le tecniche malassorbitive prevedono la modifica del normale assorbimento dei nutrienti nell’intestino. Esistono anche operazioni per dimagrire che combinano due meccanismi principali: la restrizione del volume dello stomaco e la modifica dell’ assorbimento dei nutrienti.
- Bypass Gastrico
Il bypass gastrico è una delle tecniche di chirurgia bariatrica più comuni ed utilizzate. Si tratta di tipo misto che combina insieme meccanismi restrittivi e malassorbitivi. È considerato molto efficace nel trattamento di pazienti obesi che presentano anche numerose altre patologie.
Durante l’operazione, viene creata una piccola tasca gastrica di circa 30 ml nella parte superiore dello stomaco. Questa viene collegata direttamente all’intestino tenue, saltando la parte inferiore dello stomaco e del duodeno (bypass del duodeno).
Così il paziente ingerirà meno cibo, dal momento che la capacità dello stomaco sarà ridotta, e assorbirà meno calorie, visto il passaggio direttamente all’intestino tenue. Questo meccanismo produrrà cambiamenti significativi anche a livello ormonale, in particolare modifiche sull’azione degli ormoni che regolano fame, sazietà e metabolismo glucidico.
Vantaggi
- Perdita di peso significativa e duratura
- Eccellenti risultati nella risoluzione di patologie come diabete di tipo 2, ipertensione e apnee notturne
- Miglioramento rapido del controllo glicemico, spesso prima ancora di una significativa perdita di peso
Svantaggi
- Procedura tecnicamente più complessa con maggior rischio chirurgico
- Rischio significativo di carenze nutrizionali che richiedono supplementazione a vita
- Possibilità di complicanze come ulcere, fistole
- Sindrome da dumping in alcuni pazienti
- Necessità di follow-up costante.
Mini Bypass gastrico (Bypass gastrico a singola anastomosi)
Il mini bypass gastrico, noto anche come bypass gastrico a singola anastomosi (OAGB) o omega loop bypass, rappresenta una variante semplificata della tradizionale tecnica del bypass gastrico tradizionale, che prevede tempi di recupero più rapidi.
Durante l’operazione viene creata una lunga sacca gastrica tubolare allungata, più grande rispetto a quella dell’intervento di bypass gastrico. Viene poi effettuato un collegamento diretto tra questa sacca e un’ansa dell’intestino tenue, saltando duodeno e una parte dell’intestino tenue.
In questo modo, dunque, la sacca gastrica ridurrà l’assunzione di cibo, mentre il bypass ridurrà l’assorbimento di calorie.
Vantaggi
- Tecnicamente più semplice e rapido da eseguire rispetto all’intervento di bypass tradizionale
- Efficacia nella perdita di peso comparabile al bypass tradizionale
- Miglioramento o remissione di patologie come diabete di tipo
- Richiede un solo punto di anastomosi intestinale, riducendo i tempi chirurgici.
Svantaggi
- Maggiore rischio di reflusso biliare
- Potenziale rischio aumentato di ulcera marginale
- Malassorbimento potenzialmente più significativo
- Sindrome da dumping
- Follow-up continui e costanti.
- Diversione biliopancreatica con o senza switch duodenale
La diversione biliopancreatica, con o senza switch duodenale, è una tipologia di chirurgia bariatica di tipo malassorbitivo. È indicata principalmente per casi di obesità molto grave.
Nella tipologia di diversione biliopancreatica standard senza switch duodenale viene eseguita una gastrectomia parziale, lasciando una sacca gastrica di circa 200-500 ml. Viene creata una nuova via di passaggio per il cibo che bypassa gran parte del piccolo intestino. La parte residua dello stomaco viene collegata alla parte finale dell’intestino tenue.
Nella variante con switch duodenale, invece, si esegue una sleeve gastrectomy invece della gastrectomia orizzontale. Il duodeno viene diviso dopo il piloro. In questo modo viene così preservato il meccanismo pilorico.
La riduzione del volume gastrico limiterà l’assunzione di cibo e il bypass di gran parte dell’intestino tenue ridurrà in modo drastico l’assorbimento delle calorie.
Vantaggi
- Massima perdita di peso tra tutte le procedure bariatriche
- Minore restrizione alimentare rispetto ad altre procedure
- Ottimi risultati nella risoluzione di patologie come diabete tipo 2.
Svantaggi
- Rischio elevato di carenze nutrizionali severe, in particolare per vitamine e minerali come B12, ferro, e calcio.
- Diarrea e flatulenza frequenti a causa del malassorbimento
- Procedura tecnicamente complessa con rischio chirurgico più elevato
- Necessità di monitoraggio medico frequente
- Supplementazione nutrizionale rigorosa a vita.
- Tecniche innovative: Bariclip
Il Bariclip può essere considerato l’evoluzione moderna del bendaggio gastrico. È un’alternativa che offre uguale efficacia con minori complicanze.
Il Bariclip è un dispositivo impiantabile che viene posizionato per via laparoscopica attorno alla parte superiore dello stomaco, creando una plicatura dello stomaco che ne ridurrà la capacità gastrica. A differenza del bendaggio tradizionale, il Bariclip ha una superficie più ampia di contatto con lo stomaco e un meccanismo di regolazione modificato per ridurre il rischio di erosione e slittamento.
- Vantaggi rispetto al bendaggio tradizionale
- Riduzione del rischio di slittamento
- Minore incidenza di erosione gastrica
- Maggiore stabilità nel tempo
- Mantenimento dei vantaggi di reversibilità e regolabilità
- Procedura meno invasiva
Limitazioni
- Operazione considerata ancora sperimentale. Mancano dunque dati a lungo termine
- Disponibilità meno diffusa
- Efficacia a lungo termine ancora in fase di valutazione.
- Fase pre-operatoria
La scelta di sottoporsi ad un intervento di chirurgia bariatrica richiede valutazioni mediche molto attente e scrupolose, non soltanto in merito all’idoneità dell’operazione per dimagrire, ma anche sulla scelta della tipologia di intervento.
Prima di sottoporsi a chirurgia bariatrica, dunque, i pazienti saranno sottoposti a valutazioni approfondite. In particolare:
- valutazione medica generale comprensiva di esami di laboratorio completi, elettrocardiogramma, radiografia del torace
- valutazione gastroenterologica che spesso include endoscopia
- valutazione nutrizionale
- valutazione psicologica/psichiatrica per valutare la presenza di disturbi del comportamento alimentare e per valutare la motivazione del paziente
- consulenze mediche specialistiche.
- Fase post-operatoria
La fase post-operatoria varia a seconda della tipologia di intervento eseguita. Generalmente per le procedure laparoscopiche la degenza è di 1-2 giorni, mentre più lunga per procedure complesse come la diversione biliopancreatica.
La dieta in fase post-operatoria vede una progressione che va dai liquidi chiari nei primi giorni ad alimenti semi-solidi dopo 1-2 settimane sino ad una dieta solida modificata dopo 3-4 settimane.
A questa fase immediatamente successiva all’operazione seguiranno follow-up costanti per massimizzare i risultati e prevenire complicanze. Oltre alle visite mediche, vi sarà un monitoraggio nutrizionale, un supporto comportamentale e una supplementazione per evitare malnutrizioni.
- Chirurgia bariatrica: una Soluzione sostenibile per l’obesità grave
La chirurgia bariatrica è oggi un’opzione terapeutica efficace per l’obesità grave e per migliore significativamente la qualità della vita dei pazienti quando gli altri approcci terapeutici falliscono. La scelta della procedura più appropriata deve essere personalizzata in base alla storia clinica della persona, le sue caratteristiche, la presenza di altre patologie e gli obiettivi di perdita di peso.
Il successo a lungo termine non è soltanto il risultato dell’operazione chirurgica, ma di un impegno del paziente che modifica in modo permanente le proprie abitudini alimentari e lo stile di vita.
Oggi la chirurgia bariatrica è sempre più sicura ed efficace, rappresentando uno strumento prezioso nella lotta all’obesità.