Iperandrogenismo: sintomi, cause e cure
L’iperandrogenismo è una condizione endocrina piuttosto comune nelle donne in età fertile. È caratterizzata da un eccesso di ormoni androgeni, noti come “ormoni maschili” e può manifestarsi anche attraverso diversi sintomi fisici e alterazioni metaboliche. È una condizione che non va sottovalutata perché può avere un impatto significativo sulla qualità di vita delle donne che ne sono affette.
Iperandrogenismo: cos’è
L’iperandrogenismo è una disfunzione endocrina che colpisce le donne in cui si verifica un aumento anomalo degli ormoni androgeni nel corpo femminile. Ormoni maschili, come il testosterone, il DHEA-S (deidroepiandrosterone solfato) e l’androstenedione, sono già normalmente prodotti dalle ovaie e dalle ghiandole surrenali, ma in piccole quantità. Se questa produzione aumenta significativamente compaiono segni evidenti e alterazioni nei cicli mestruali, nella fertilità e nell’aspetto fisico.
Iperandrogenismo: le cause principali
Le cause dell’iperandrogenismo possono essere svariate e vanno sempre indagate attraverso esami del sangue, ecografie e valutazioni cliniche. Le più comuni sono:
Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS)
La PCOS è la causa più comune di iperandrogenismo. Comporta un’alterazione del normale processo di ovulazione e una iperproduzione di androgeni da parte delle ovaie e si manifesta con irregolarità mestruale, ovaie ingrandite con molteplici follicoli, acne, irsutismo e difficoltà a concepire. Circa il 70-80% delle donne con PCOS presenta iperandrogenismo.
Iperplasia surrenalica congenita (forma lieve)
L’iperplasia surrenalica congenita è causata da deficit enzimatici nella sintesi del cortisolo e porta a un accumulo di precursori androgenici.
Tumori androgeno-secernenti
In rari casi alcuni tumori ovarici o surrenalici possono produrre androgeni in eccesso.
Sindrome di Cushing
Si tratta di un disturbo causato da un’eccessiva produzione di cortisolo che porta a un accumulo di precursori androgenici.
Assunzione di farmaci
Alcuni farmaci come cortisonici, steroidi anabolizzanti, progestinici e danazolo possono causare una iperproduzione androgenica.
Cause idiopatiche
Nei casi in cui non è possibile identificare una causa specifica si parla di iperandrogenismo idiopatico. Questo richiede un approccio diagnostico e terapeutico personalizzato.
Iperandrogenismo: i sintomi
I sintomi dell’iperandrogenismo variano da donna a donna e possono essere più o meno evidenti a seconda dell’età, della causa sottostante e della sensibilità agli androgeni. I più frequenti sono:
- irsutismo nelle donne. È il sintomo più caratteristico e si manifesta con la crescita di peli in aree tipicamente maschili come viso, torace, addome e schiena.
- acne o pelle grassa. L’acne persistente o che appare in età adulta può indicare iperandrogenismo. Questo accade perché il testosterone stimola le ghiandole sebacee, portando a un’aumentata produzione di sebo.
- alopecia androgenetica. Può verificarsi un diradamento dei capelli simile a quello maschile, soprattutto nella zona frontale e sul vertice del capo.
- alterazioni del ciclo mestruale. Sono frequenti irregolarità mestruali, che vanno dall’oligomenorrea all’amenorrea e riflettono l’interferenza degli androgeni con il normale asse ipotalamo-ipofisi-ovaio.
- segni di virilizzazione. In casi più gravi si possono manifestare anche segni di virilizzazione come modifiche della voce, aumento della massa muscolare, riduzione del volume mammario e clitoromegalia.
- sintomi metabolici. Questa condizione è associata spesso a resistenza insulinica, obesità addominale e alterazioni del profilo lipidico.
- infertilità. La mancanza di ovulazione o l’ovulazione irregolare possono rendere difficile il concepimento.
Testosterone alto nelle donne
Come anticipato, uno degli elementi che contraddistingue l’iperandrogenismo è il testosterone alto nelle donne. Normalmente, le donne producono livelli molto bassi di questo ormone, ma se viene superata la soglia fisiologica compaiono i disturbi tipici dell’iperandrogenismo.
Il dosaggio del testosterone totale e libero nel sangue è uno degli esami più importanti per la diagnosi. Oltre al testosterone, viene valutato anche il rapporto LH/FSH (ormoni gonadotropi) e i livelli di insulina.
Iperandrogenismo e ovaio policistico
Molto forte è la relazione tra iperandrogenismo e ovaio policistico. Questa sindrome si caratterizza per tre criteri diagnostici principali secondo i criteri di Rotterdam:
- irregolarità ovulatorie
- segni clinici o biochimici di iperandrogenismo
- morfologia policistica delle ovaie all’ecografia.
L’iperandrogenismo nella sindrome dell’ovaio policistico è dunque uno dei criteri di diagnosi della sindrome stessa. L’iperandrogenismo in questa condizione deriva da un’alterazione dell’equilibrio ormonale, con iperproduzione di ormone luteinizzante (LH) che stimola eccessivamente la produzione di androgeni.
Iperandrogenismo: diagnosi
La diagnosi di iperandrogenismo è effettuata da uno specialista, ginecologo o endocrinologo, che, oltre alla valutazione clinica, prescriverà una serie di esami tra cui dosaggio di androgeni (testosterone, DHEA-S, androstenedione), ecografia pelvica per valutare le ovaie, esami metabolici (glicemia, insulina, profilo lipidico) ed eventuali test per escludere altre patologie endocrine.
Iperandrogenismo: cura e trattamento
Il trattamento dell’iperandrogenismo dipende dalla causa sottostante, dall’intensità dei sintomi e dalle condizioni personali della paziente.
Modifiche dello stile di vita
La perdita di peso attraverso dieta bilanciata ed esercizio fisico regolare è un intervento fondamentale, soprattutto in caso di sovrappeso o insulino-resistenza. Questo può significativamente migliorare il profilo androgenico, i livelli ormonali e i sintomi associati.
Terapia ormonale
I contraccettivi con estrogeni e progestinici sono spesso il trattamento di prima scelta per ridurre i livelli di ormoni androgeni e ridurre sintomi come acne e irsutismo.
Terapia metabolica
La metformina è molto efficace nei casi di pazienti con resistenza insulinica. Si ottiene un duplice risultato: migliora la sensibilità all’insulina e si riduce indirettamente la produzione di androgeni.
Trattamenti cosmetici
Per il trattamento dell’irsutismo possono essere utilizzati metodi di rimozione meccanica dei peli (laser, elettrolisi) in combinazione con la terapia medica.
Monitoraggio e follow-up
Il trattamento dell’iperandrogenismo richiede un approccio multidisciplinare e un monitoraggio regolare per valutare l’efficacia del trattamento e identificare eventuali effetti collaterali. La risposta al trattamento può richiedere anche diversi mesi prima che si arrivi ad un equilibrio ormonale.