Calo ponderale: cosa significa e quando preoccuparsi
Il calo ponderale è un termine medico per indicare la riduzione del peso corporeo. Il più delle volte si tratta dell’effetto di una dieta controllata e di uno stile di vita sano, ma talvolta può essere il risultato di circostanze diverse o possono essere un campanello di allarme per problemi di salute.
Calo ponderale: significato
Il significato in ambito medico del calo ponderale si riferisce a una perdita di peso che supera il 5% del peso corporeo iniziale in un periodo di 6-12 mesi, o una perdita superiore al 10% in un anno. Non si tratta, dunque, di una normale fluttuazione del peso, ma di una perdita che merita attenzione clinica.
Può riguardare una riduzione volontaria ottenuta tramite una dieta ipocalorica e attività fisica, ma anche di una perdita involontaria, spesso legata a condizioni patologiche o a squilibri metabolici, senza modifiche consapevoli dello stile di vita.
Calo ponderale volontario
Il calo ponderale volontario è ottenuto in modo consapevole attraverso modifiche dell’alimentazione e dello stile di vita. Una calo ponderale legato ad una dieta dovrebbe sempre essere sempre supervisionato da professionisti qualificati per evitare un calo ponderale eccessivo, situazioni di squilibrio o di malnutrizione.
Calo ponderale e dieta: quando è consigliato
Il calo ponderale è spesso consigliato da medici e nutrizionisti ai pazienti in sovrappeso o obesità, condizioni che aumentano il rischio di patologie come malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, ipertensione, apnee notturne o problemi articolari.
In questi casi, un calo ponderale graduale, sostenibile e controllato migliora la qualità della vita, riduce l’infiammazione sistemica e diminuisce il rischio di sviluppare patologie legate all’eccesso di peso.
In questi casi, l’obiettivo non è solo dimagrire, ma riacquistare un equilibrio tra massa grassa e massa magra, migliorando la composizione corporea.
Calo ponderale involontario
Il calo ponderale involontario è, invece, una situazione molto più complessa. Si verifica in modo inconsapevole, senza modifiche della dieta o dell’attività fisica. È una situazione che merita attenzione perché potrebbe segnalare la presenza di patologie sottostanti. In questi casi, dunque, è importante rivolgersi al medico per indagare la situazione.
Calo ponderale: sintomi associati
A seconda della causa, il calo ponderale può essere accompagnato da diversi sintomi. Tra i più frequenti:
- sintomi fisici, come debolezza e affaticamento generalizzato, perdita di massa muscolare, pallore cutaneo, capelli fragili o perdita di capelli, unghie deboli e sensazione di freddo aumentata;
- sintomi gastrointestinali, come perdita di appetito, nausea o vomito, difficoltà nella deglutizione, dolori addominali e alterazioni dell’alvo;
- sintomi psicologici, come irritabilità, difficoltà di concentrazione, alterazioni dell’umore o ansia e depressione.
Cause del calo ponderale
Le cause del calo ponderale sono molteplici e possono essere classificate in diverse categorie:
Cause nutrizionali
Questi disturbi possono compromettere l’assorbimento dei nutrienti e ridurre l’appetito. Possono includere celiachia, morbo di Crohn, colite ulcerosa, sindrome dell’intestino irritabile o ulcere gastriche.
Cause oncologiche
Molti tumori causano perdita di peso. Questo perchè possono alterare il metabolismo e provocare anoressia, infiammazione cronica e cachessia, una grave forma di deperimento muscolare.
Cause psicologiche
Disturbi dell’umore come depressione e ansia, disturbi del comportamento alimentare, stress cronico e demenza possono influenzare anche il peso corporeo.
Disturbi endocrini
Disturbi come ipertiroidismo, diabete mellito di tipo 1, insufficienza surrenalica modificano il metabolismo basale e possono indurre un eccessivo calo ponderale.
Malattie infettive croniche
Le infezioni prolungate, come tubercolosi, HIV/AIDS o epatite cronica, richiedono un dispendio energetico elevato e spesso riducono l’appetito.
Cause farmacologiche
Alcuni farmaci possono causare perdita di peso come effetto collaterale, inclusi chemioterapici, antidepressivi, farmaci per il trattamento dell’ADHD e alcuni antibiotici.
Calo ponderale: quando preoccuparsi
Il calo ponderale involontario va comunque valutato da un medico. In particolare, rappresentano motivo di consultazione medica le seguenti condizioni:
- perdita di peso significativa con una riduzione superiore al 5% del peso corporeo in 6 mesi o del 10% in un anno
- sintomi associati alla perdita di peso, come febbre persistente, sudorazioni notturne, dolore addominale cronico, difficoltà nella deglutizione, sangue nelle feci o nell’urina
- rapidità della perdita con più di 1-2 kg a settimana per periodi prolungati
- età avanzata
- condizioni preesistenti, come malattie croniche, tumori o disturbi metabolici.
Diagnosi: come si valuta il calo ponderale
Per fornire un quadro esaustivo della situazione il medico raccoglie un’anamnesi completa, registrando cambiamenti recenti, farmaci, alimentazione e stile di vita. Questo precede un esame obiettivo per valutare lo stato nutrizionale. Spesso il medico si avvale anche di esami del sangue, come emocromo, funzionalità tiroidea, glicemia, markers infiammatori ed esami strumentali, come ecografia addome, TAC, endoscopia, a seconda dei sintomi.
Gestione e trattamento
La gestione e il trattamento del calo ponderale dipende strettamente dalla causa identificata. Questo può includere modifiche dietetiche, supplementazione nutrizionale, o in casi severi, supporto nutrizionale artificiale.
È necessario anche trattare la malattia di base e spesso coinvolgere un team multidisciplinare (medico di base, specialista, nutrizionista, psicologo).
Calo ponderale: un fenomeno complesso
Il calo ponderale è un’evenienza complessa che richiede sempre una valutazione attenta del medico. Se è vero che una perdita di peso controllata e volontaria può apportare benefici significativi per la salute in caso di sovrappeso o obesità, il calo ponderale involontario deve essere sempre investigato tempestivamente.
Il consiglio è quello di monitorare regolarmente il peso corporeo e, in caso di perdita significativa non spiegata, consultare il medico. Capire il perché si perde peso è il primo passo per garantire la salute e il benessere generale.