Sovrappeso e obesità: comprendere le differenze

Sovrappeso e obesità: comprendere le differenze

Sovrappeso e obesità rappresentano due condizioni di accumulo eccessivo di grasso corporeo, ma non sono sinonimi. Si differenziano per gravità e impatto sulla salute.

Mantenere un peso adeguato non è soltanto una questione estetica. È fondamentale per prevenire numerose malattie croniche e migliorare la qualità della vita

I dati degli ultimi decenni ci mostrano una realtà preoccupante. Sovrappeso e obesità sono in continua crescita, interessando individui di ogni fascia di età, genere e provenienza sociale.  Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal 1975 a oggi il numero di persone con sovrappeso o obesità è quasi triplicato a livello globale. Tendenza che si manifesta anche in Italia con una stima di circa il 46% della popolazione adulta in sovrappeso, di cui il 10% affetta da obesità.

Per comprendere bene quali sono le implicazioni sulla salute di queste due condizioni è molto importante definirne le differenze. 

Sebbene il sovrappeso non sia considerato una malattia al pari dell’obesità, non deve essere fatto l’errore di considerarlo di secondaria importanza.

Cosa si intende per sovrappeso? 

Quando parliamo di sovrappeso il riferimento è ad un eccesso di peso corporeo rispetto all’altezza di un individuo. Questo eccesso ponderale può comportare un aumento del rischio di sviluppare malattie croniche. Per distinguere il sovrappeso da un normopeso, solitamente viene utilizzato il BMI (Body Mass Index), calcolato dividendo il peso in chilogrammi per il quadrato dell’altezza in metri (BMI = peso/altezza²). I risultati vengono interpretati sulla base di valori di riferimento. 

Per parlare di sovrappeso il BMI deve essere compreso tra 25 e 29,9. Tuttavia, il BMI è solo un indice generico di riferimento e non ci restituisce dati sulla quantità di massa grassa e massa magra presente nel corpo.  Per questo motivo, al BMI vengono associate altre misurazioni che permettono di avere un quadro maggiormente preciso della situazione. Tra questi, vi è la misurazione della circonferenza vita, che aiuta a identificare l’accumulo di grasso viscerale, molto rischioso per la salute. 

Cosa si intende per obesità?

Quando si parla di obesità il riferimento è ad una condizione patologica caratterizzata da un eccessivo accumulo di adipe che può compromettere la salute generale. Si tratta di una alterazione del metabolismo che favorisce l’insorgenza di molte patologie, come diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, apnee notturne, dolori articolari e persino alcuni tipi di cancro. 

Anche per identificare l’obesità, si utilizza il BMI. Secondo l’OMS, si parla di obesità quando il BMI è pari o superiore a 30 kg/m². Inoltre, attraverso il calcolo del BMI è possibile definire i tre gradi dell’obesità

  • obesità di classe I: BMI tra 30 e 34,9
  • obesità di classe II: BMI tra 35 e 39,9
  • obesità di classe III (obesità grave o patologica): BMI pari o superiore a 40.

Questa classificazione permette di definire il rischio per la salute dell’individuo associato al grado di obesità. Maggiore sarà il BMI maggiore sarà il rischio di sviluppare malattie gravi e di ridurre la qualità di vita. L’obesità è una patologia complessa, cronica e multifattoriale che richiede un intervento veloce ed incisivo. 

Massa magra e massa grassa: il ruolo della composizione corporea

Per valutare le implicazioni sulla salute è importante anche comprendere la differenza tra massa magra e massa grassa. Nello specifico:

  • massa magra: include muscoli, ossa, organi interni, acqua corporea e tutti i tessuti non adiposi, elementi essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo
  • massa grassa: è l’insieme tra tessuto adiposo sottocutaneo e viscerale. In quantità moderate la sua funzione è quella di riserva energetica e protezione degli organi interni.

Valutare la percentuale di massa grassa è importante per comprendere il reale rischio metabolico legato ad un BMI elevato. Questo accade perché, se consideriamo solo il BMI come parametro di valutazione, potremmo avere dei dati falsati in merito alle reali condizioni di salute di un individuo. Ad esempio, un atleta può avere un BMI elevato che lo colloca nel sovrappeso o nell’obesità, ma la valutazione della massa grassa e della massa magra rivelerà che l’atleta ha una bassissima percentuale di massa grassa, quindi un rischio basso di sviluppare patologie come diabete di tipo 2 o patologie cardiache. 

Per tale ragione, oltre al BMI, vengono presi in considerazione anche altri metodi per valutare la composizione corporea, come: 

  • la bioimpedenziometria (BIA) per stimare la percentuale di massa grassa e magra attraverso la misurazione della resistenza elettrica del corpo 
  • la plicometria per valutare lo spessore delle pliche cutanee in punti specifici
  • la DEXA (assorbimetria a raggi X a doppia energia) per una misurazione molto precisa. 

Differenze cliniche tra sovrappeso e obesità

La differenza tra sovrappeso e obesità si estende anche ai rischi per la salute che ciascuna condizione comporta.  

  1. Sovrappeso:
  • Spesso asintomatico 
  • Aumento moderato del rischio di sviluppare patologie cardiovascolari e metaboliche 
  • Potrebbe rappresentare lo step che precede l’obesità
  • Solitamente si corregge con modifiche allo stile di vita 
  1. Obesità:
  • Aumento considerevole del rischio di sviluppare numerose patologie come diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, patologie osteoarticolari, dislipidemia e alcuni tipi di tumore e apnee notturne 
  • Peggioramento della qualità di vita 
  • Possibili limitazioni funzionali nell’attività quotidiana  
  • Spesso associata a problematiche psicologiche e sociali. 

Prevenzione: il primo passo per una vita in salute

La strategia più efficace per sovrappeso e obesità è la prevenzione. Le raccomandazioni principali riguardano lo stile di vita. Di particolare e primaria importanza l’alimentazione, che deve essere equilibrata, sana, varia e deve integrare tutti i nutrienti necessari all’organismo. Meglio se ricca di verdura, frutta, cereali integrali, povera di grassi saturi e priva di zuccheri raffinati e alcol. 

Di non minore importanza l’attività fisica regolare. È consigliato fare almeno 150 minuti settimanali di attività moderata, ma rappresenta uno strumento di salute importante anche una semplice camminata di 30 minuti al giorno. 

Anche dormire adeguatamente e sufficientemente e gestire lo stress rappresentano altri due pilastri fondamentali per vivere una vita in salute. 

Indipendentemente dalla categoria di peso, adottare uno stile di vita sano rimane lo strumento fondamentale per prevenire sovrappeso e obesità.